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Avatar di beatrice

Ciao! Grazie per questo articolo. Sarebbe interessante saperne di più su come gestire il tempo libero e sul ruolo delle attività piacevoli e inutili all'interno della giornata (e della vita).

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Avatar di Eloisa Margherita

Ciao! Tutto ciò che ho scritto in questo articolo in teoria è applicabile al tempo libero. Consideriamo uno scenario semplificato, in cui il mio obiettivo primario è "avere una vita felice". A questo punto posso avere due obiettivi strumentali. Un obiettivo A: "lavorare per non avere problemi economici che ridurrebbero la mia felicità", e un obiettivo B: "dedicare x ore a settimana per attività che contribuiscono direttamente ad aumentare la mia felicità". L'obiettivo A sarebbe la sfera lavorativa, l'obiettivo B sarebbe la sfera del tempo libero. L'obiettivo A serve per non vedere diminuita la propria felicità per problemi economici, mentre l'obiettivo B serve ad aumentare la propria felicità con attività che ci piacciono. In questo senso fare attività che ci piacciono è intrinsecamente produttivo, perché ci avvicinano all'obiettivo primario "avere una vita felice". Ovviamente questo è uno scenario semplificato. Nella realtà ci sono da valutare mille sfumature e non sempre le scelte sono facili (ad esempio: "ha senso fare questa attività piacevole che però mi costa €1000 al mese ed è dannosa per la mia salute?"). Sta a ogni persona valutare le priorità fra i vari aspetti (soldi, piacere, salute, relazioni etc), ma il senso generale è che le attività piacevoli, se ci avvicinano al nostro obiettivo primario ("avere una vita felice" nel nostro esempio) sono produttive e, se non confliggono nettamente con altri obiettivi (es. "evitare di morire"), ha senso svolgerle senza sensi di colpa :)

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Avatar di Dario Traverso

Ciao, hai fatto un articolo davvero interessante, complimenti!

Domanda riguardo il multitasking, che elaborerò introducendo prima il contesto dal quale nasce la domanda stessa: nel mio tempo libero faccio da Game Master in giochi di ruolo cartacei.

Ho due tavoli di giocatori in parallelo, con intenzione di preparare la sessione di uno dei due giochi una settimana e la settimana dopo prepararne una per l'altro tavolo.

Come generi uno è un cyberpunk nel 2045 e l'altro è un dark fantasy nell'universo di The Witcher.

Nella mia passione da GM e narratore devo preparare le avventure, le sfide e i personaggi non giocanti priima delle sessioni stesse, avendo deciso per me stessoo di darmi del tempo sotto forma di una settimana per preparare una sessione di un tavolo e la settimana dopo per la sessione dell'altro.

Questo principalmente perché non diventi troppo monotono per me, perché potrebbe capitare che finisca in una sorta di burnout a pensare di creare sessioni per la stessa campagna di gioco di ruolo.

Secondo te conta comunque come multitasking (e quindi pessimo per il lungo periodo e il benessere e l'esperienza dei tavoli di giocatori) perché sono due lavori diversi per dei giochi fatti in contemporanea oppure si potrebbe ricondurre alla lista delle priorità (e quindi a una scelta azzeccata sulla gestione delle priorità e della produttività stessa)?

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Avatar di Eloisa Margherita

Ciao e grazie :)

Direi che il tuo piano ha molto senso. In primo luogo sembra che tu ti conosca bene, e stai tenendo conto dei tuoi limiti (in questo caso prevedi che l'attività può diventare monotona per te e rischi "una sorta di burnout"). E secondo, se ho capito bene dedichi un intero periodo (una settimana) a un lavoro solo, per poi passare all'altro. Dati i vincoli mi sembra una strategia eccellente.

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Avatar di Dario Traverso

Grazie mille per la risposta e per aver voluto indulgere nella mia domanda, sei stata come al solito molto d'aiuto :)

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