Esiste una via di mezzo, ossia lezioni video ma sempre live, da poter seguire comodamente da casa. Questo permette di evitare di uscire al freddo o caldo torrido e allo stesso tempo di poter interagire durante la lezione con domande, commenti, ecc. L’interazione in classe - quello che in US chiamano class participation - è secondo me fondamentale. Il nostro sistema universitario, anche se ha sicuramente fatto passi avanti mutuando da modelli più efficaci come quello statunitense, si basa ancora troppo su un formato di consumo di conoscenza “professore spiega e studente ascolta”, dando ancora troppo poca importanza alla class participation (che negli US conta per il 30-40% del voto finale, in alcuni casi). Harvard, per esempio, è famosa per il suo metodo “case-based”, dove gli studenti imparano non dalla “spiegazione” del professore, ma dalla discussione in classe di un caso pratico che hanno preparato a casa. Non sono sicuro se questo avvenga per tutte le discipline, ma ad esempio Harvard Business School è 100% case-based. Non esiste la lezione classica, tutto viene discusso (e spiegato, se necessario) durante la discussione. Certo, per poter realizzare un metodo educativo 100% case based un’università deve avere 100% outstanding professors (perché solo quelli bravi riescono ad aimentare e moderare la discussione in modo tale che tu alla fine hai imparato quello che dovevi imparare), e questo non è sempre possibile. Quindi la bottom line di questo mio lunghissimo commento è che sono d’accordo con te sui benefici delle lezioni dal vivo vs lezioni registrate, ma credo che oggi sia possibile realizzare anche sistemi live misti, dove non serve togliersi il sotto del pigiama, per intenderci. :)
Grazie per il contributo! In teoria anche nel mio corso le lezioni sono anche live (la registrazione video che rimane ne è una conseguenza), ma la partecipazione possibile è molto ridotta nella pratica (e il modello è quasi sempre la classica lezione frontale, quindi si presuppone una necessità di interazione limitata).
Esiste una via di mezzo, ossia lezioni video ma sempre live, da poter seguire comodamente da casa. Questo permette di evitare di uscire al freddo o caldo torrido e allo stesso tempo di poter interagire durante la lezione con domande, commenti, ecc. L’interazione in classe - quello che in US chiamano class participation - è secondo me fondamentale. Il nostro sistema universitario, anche se ha sicuramente fatto passi avanti mutuando da modelli più efficaci come quello statunitense, si basa ancora troppo su un formato di consumo di conoscenza “professore spiega e studente ascolta”, dando ancora troppo poca importanza alla class participation (che negli US conta per il 30-40% del voto finale, in alcuni casi). Harvard, per esempio, è famosa per il suo metodo “case-based”, dove gli studenti imparano non dalla “spiegazione” del professore, ma dalla discussione in classe di un caso pratico che hanno preparato a casa. Non sono sicuro se questo avvenga per tutte le discipline, ma ad esempio Harvard Business School è 100% case-based. Non esiste la lezione classica, tutto viene discusso (e spiegato, se necessario) durante la discussione. Certo, per poter realizzare un metodo educativo 100% case based un’università deve avere 100% outstanding professors (perché solo quelli bravi riescono ad aimentare e moderare la discussione in modo tale che tu alla fine hai imparato quello che dovevi imparare), e questo non è sempre possibile. Quindi la bottom line di questo mio lunghissimo commento è che sono d’accordo con te sui benefici delle lezioni dal vivo vs lezioni registrate, ma credo che oggi sia possibile realizzare anche sistemi live misti, dove non serve togliersi il sotto del pigiama, per intenderci. :)
Grazie per il contributo! In teoria anche nel mio corso le lezioni sono anche live (la registrazione video che rimane ne è una conseguenza), ma la partecipazione possibile è molto ridotta nella pratica (e il modello è quasi sempre la classica lezione frontale, quindi si presuppone una necessità di interazione limitata).